29 luglio 2008

R.E.M. + Editors @ Arena Civica - Milano 26/07/08

Si inizia verso le 19:30 con gli Editors, che per quanto mi riguarda confermano l'idea che mi sono fatto ascoltandoli su disco, cioè piacevoli per 3-4 brani, ma alla lunga diventano di una ripetitività incredibile. Tom Smith, il cantante, si atteggia un pò troppo come l'ennesimo dannato del rock, e conclude pure il concerto con una caduta teatrale sul palco che sa di visto e rivisto. "Smokers outside the hospital doors" rimane comunque un gran bel pezzo, tra i migliori dello scorso anno.

Verso le 21:15 è tutto pronto, si accendono gli schermi e i R.E.M. partono con "Living well is best revenge" . L'acustica è perfetta, l'arena civica si dimostra un gran posto per i concerti all'aperto a Milano; il pubblico è gasatissimo, c'è una ressa incredibile che almeno all'inizio non credo di reggere più di tanto, ma resisteremo tutti fino alla fine nonostante anche il caldo allucinante. Subito "What's The Frequency Kenneth" che gira che è un piacere, poi "Wake bomb" e subito dopo arriva una "Drive" che fa venire a tutti i presenti una spanna di pelle d'oca, versione-della-madonna! Si continua alla grande, non c'è "Nightswimming" ma ci si rifà con "Elecrolite", poi una "The great beyond" tiratissima e "The one I love" + "Fall on me", un uno-due dal glorioso passato indie che è una delizia per le orecchie. Ora una pausa, Peterone Buck si siede all'organo e tutti gli altri si stringono intorno per dar vita ad uno dei momenti più belli della serata, la rilettura acustica di "Let me in", che nel '94 fu il cuore distorto e sanguinante di "Monster", album segnato dalle morti di River Phoenix, Kurt Cobain e di tutto il grunge.
Si arriva alla prima conclusione con "Bad day", "I’m gonna DJ", "Orange Crush" e "Imitation of Life", in cui si urla e salta come pazzi, che alla fine è tutto ciò che si chiede ad un concerto rock. Alla ripresa le nuove "Supernatural Superserious" e "Hollow man" tengono benissimo il tiro con i classici, poi la scontata "Losing my religion" che avrei scambiato volentieri con mille altre, e gran finale con "Man on the moon" che invece ci sta tutta. Peter è il primo a scivolare via, Mike Mills saluta soddisfattissimo e Stipe dice "ci vediamo presto". Bè, se continuate così puoi scommetterci!


1 commento:

Anonimo ha detto...

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