30 ottobre 2008

The Verve: Forth

Questo disco, uscito da un paio di mesi, ha segnato il ritorno della formazione originale dei Verve, dopo il loro (secondo) scioglimento avvenuto una decina di anni fa.
A conti fatti, lo dico subito, di questo ritorno ne avremmo fatto volentieri a meno. Eh sì che l'album parte anche benino, con l'iniziale "Sit and Wonder" che è una lunga ballata dall'incedere ipnotico, un pò Spiritualized e un pò Massive Attack, e con "Love is Noise", primo singolo estratto, una buona pop song caratterizzata da quell'"ohoh-ohoh" mandato continuamente in loop che colpisce sicuramente, anche se il brano si prolunga per 5 minuti e mezzo ripetendo il ritornello almeno una decina di volte, davvero troppo. Fin qua le note positive, il resto è una sequenza di brani che si divide tra episodi di semplice pop che suonano sciatti ed insignificanti ("Rather Be", "Judas", "I see houses"), e tentativi mal riusciti di lunghe jam dai toni a tratti psichedelici ("Numbness"), a tratti quasi noise ("Noise epic", appunto), che in entrambi i casi risultano assolutamente eccessivi e privi di ispirazione, e terminarne l'ascolto è quasi un'impresa.
Disco da dimenticare quindi, preferisco sicuramente ricordarmeli com'erano nel '97.

2 commenti:

Piello ha detto...

Ti va uno scambio link? www.crazygollum.blogspot.com

Anonimo ha detto...

ok, ti aggiungo nel blogroll

ciao!